mercoledì 2 ottobre 2013

L'Europa feudale

Il termine Medioevo fu utilizzato nel Rinascimento per indicare "l'età di mezzo" tra l'età classica greco-romana e il loro tempo.In origine il termine Medioevo più che una definizione era un giudizio:epoca sentita come decadente ma in realtà ricca di innovazioni in tutti i campi delle attività umane.Il Medioevo (476-1492 d.C.) è diviso in: -Alto Medioevo (476-1000 d.C.) in cui l'Europa si riorganizzò in nuove forme politico-istituzionali; -Basso Medioevo (1000-1492 d.C.) che comprende la fase di crescita e sviluppo economico dell'Europa occidentale; -Tarda Antichità (III-VIII sec.d.C) che consente di riconoscere l'importanza della diffusione del cristianesimo. I Franchi e l'impero carolingio si legarono alla Chiesa di Roma (da qui "Sacro Romano Impero"):l'Europa occidentale acquisiva una nuova identità rappresentata dall'alleanza fra il potere spirituale della Chiesa e quello temporale dell'imperatore. Il papa influenzava la società tramite l'aristocrazia religiosa costituita dagli abati e dai vescovi;la Chiesa deteneva il controllo sulla cultura e sull'istruzione.L'organizzazione amministrativa dell'Impero di Carlo Magno aveva il suo centro nella corte;i conti, i marchesi e i duchi erano delegati dall'imperatore a governare le contee, le marche e i ducati. Dopo la morte di Carlo Magno (814 d.C.), in seguito al giuramento di Strasburgo (842 d.C.) e al trattato di Verdun (843 d.C.), l'Impero venne diviso in 3 parti assegnate ai suoi nipoti: -a Lotario il Regno d'Italia (Lotaringia); -a Ludovico il Germanico il Regno di Germania; -a Carlo il Calvo il Regno di Francia. Durante le lotte di successione per l'eredità dell'Impero, i grandi feudatari si rafforzarono a tal punto da ottenere nell'877 con il Capitolare di Quierzy di Carlo il Calvo il riconoscimento dell'ereditarietà dei loro terreni. Carlo Magno utilizzò il sistema di vassallaggio, cioè un legame personale tra sè e un suo subordinato, il vassallo, che doveva garantire la difesa, ricevendo in cambio un beneficio, cioè un territorio da amministrare e da cui traeva di che vivere.Con feudalesimo si intende quindi l'organizzazione economica, sociale e politica tipica dell'età basso medievale fondata su legami di fedeltà e reciproco aiuto. Intorno al 1015 il vescovo Adalberone di Laon elaborò la teoria dei tre ordini dalla quale si ebbe la tripartizione:il clero (oratores), i guerrieri (bellatores) e tutti gli altri che lavoravano (laboratores).Essi formavano tre ordini:l'ordine è un insieme di individui che godono degli stessi diritti. Durante l'epoca feudale la cavalleria si affermò come l'arma più efficacie soprattutto per l'avvento di due innovazioni tecniche:la sella (nel I sec. d.C.) e la staffa (nell'epoca di Carlo Magno).L'etica cavalleresca aveva come fondamento le virtù della lealtà e del coraggio. Tra la fine de IX e il X secolo le invasioni dei Saraceni, dei Normanni e degli Ungari sconvolsero l'Europa occidentale. I Saraceni conquistarono la Sicilia:l'invasione dell'isola si protrasse a lungo, dall'827 al 902, e fu possibile a causa della debolezza dei Bizantini.Dalla Sicilia i Saraceni poterono attaccare altre zone dell'Italia;l'isola divenne il centro di traffici commerciali e un ponte di cultura fra Occidente e Oriente. i Normanni (detti anche Vichinghi o Vareghi) si insediarono in Francia dove alcuni ottennero dal re alcune contee settentrionali da cui ebbe origine il ducato di Normandia.Altri raggiunsero l'Irlanda e l'Inghilterra, dove fondarono uno Stato normanno.Infine, nei primi decenni dell'XI secolo arrivarono nel Meridione d'Italia. Gli Ungari nel IX secolo si insediarono in Pannonia e tra l'896 e il 955 effettuarono incursioni soprattutto in Germania, in Francia e nell'Italia settentrionale.Il pericolo ungaro cessò solo nel 955, quando l'imperatore tedesco Ottone I li sconfisse nella battaglia di Lechfeld.Gli Ungari si ritirarono allora in Pannonia, che proprio da loro prese il nome di Ungheria. A partite dal IX secolo si diffusero in tutta Europa edifici fortificati, i castelli.Questo fenomeno, definito dagli storici "incastellamento" favorì la formazione di vere e proprie signorie locali. Dopo la disgregazione dell’Impero carolingio, la forte autonomia acquisita dai feudatari tedeschi diede luogo a un periodo di anarchia.Nel 919 fu eletto imperatore Enrico I l’Uccellatore che diede inizio a una nuova dinastia imperiale:la dinastia di Sassonia. Morto Enrico, fu il figlio Ottone I (936-973) a ricevere nel 962 da papa Giovanni XII la corona imperiale.Per limitare il potere dei feudatari, Ottone I prese ad affidare i feudi a dei vescovi (vescovi-conti).Nel 962 Ottone I promulgò il cosidetto Privilegio di Ottone che stabiliva che nessuno potesse essere consacrato papa senza il consenso dell’imperatore;inoltre obbligava il pontefice a giurare fedeltà all’imperatore.Ottone si impegnò ad ampliare i confini dell’Impero verso est e verso sud. Con Enrico II di Baviera (1002-1024) si estinse la dinastia di Sassonia e con il suo successore Corrado II il Salico (1024-1039) ebbe inizio la dinastia di Franconia.Corrado II il Salico fu costretto a emanare la Constitutio de feudis (1037) con cui concesse l’ereditarietà anche dei feudi minori. In Francia la presenza dei Normanni era fonte di grande instabilità politica.Il re di Francia, Carlo III il Semplice legò a sé i Normanni con un rapporto di vassellaggio ed ebbè inizio un lungo periodo di anarchia feudale. In Inghilterra, nel 1016 il vichingo Canuto il Grande (1014-1035) divenne re;alla sua morte salì al trono Aroldo (potente feudatario inglese) ma il duca di Normandia Guglielmo (1066-1087) rivendicò il proprio diritto di successione e nel 1066 con la battaglia di Hasting si meritò il titolo di Conquistatore:fu l’inizio del dominio normanno in Inghilterra.In circa trent’anni i Normanni, prima con Guglielmo il Guiscardo poi con suo fratello Ruggiero d’Altavilla, riuscirono nell’impresa di sottomettere tutto il Sud d’Italia:nel 1130, Ruggiero d’Altavilla ottenne dal papa il titolo di re di Sicilia, Calabria e Puglia. Nel 1054 si giunse alla separazione tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli.Lo scisma prese avvio da controversie superabili, ma affondava le proprie radici nella secolare rivalità tra le due Chiese;dopo lo scisma la Chiesa di Costantinopoli si proclamava ortodossa mentre quella di Roma si dichiarava unica e cattolica. A partire dall’XI secolo si diffuse la credenza che i re fossero in grado di guarire con il solo tocco delle mani le scrofole (imfiammazione delle ghiandole linfatiche dovuta al bacillo della tubercolosi):erano i cosidetti re taumaturghi.Secondo il Privilegio di Ottone del 962, il papa non solo non poteva essere eletto senza il consenso dell’imperatore, ma doveva addirittura giurargli fedeltà, in quanto si credeva che l’imperatore fosse superiore al papa. Nel 910 a Cluny, in Borgogna (Francia), venne fondata un’abbazia che poneva attenzione allo studio e alla preghiera;i fondatori di Cluny avevano inoltre sottomesso il monastero e i suoi beni direttamente al papa.Molti nuovi ordini seguirono le orme di Cluny.La riforma della Chiesa venne sostenuta anche dal “basso” da movimenti popolari che combattevano la corruzione del clero. Ildebrando di Soana (1015-1085), convocando nel 1059 a Roma, nel palazzo di Laterano, un concilio, stabilì che in futuro a eleggere il papa sarebbero stati i cardinali (vescovi).Con il Concilio Lateranense nel 1073 fu lo stesso Ildebrando a divenire papa con il nome di Gregorio VII.Nel 1075 con il Dictatus papae si dichiarava il papa superiore a qualsiasi altra autorità.Enrico IV (1056-1106) nel 1076 convocò a Worms un concilio di vescovi tedeschi nel quale il papa venne dichiarato deposto;lo stesso imperatore inviò poi a Gregorio VII una lettera in cui lo malediceva e Gregorio VII riscose scomunicandolo:aveva così inizio la lotta per le investiture.Nel gennaio 1077 il papa acconsentì a torgliergli la scomunica:Enrico IV era di nuovo il legittimo imperatore e convocò un concilio a Bressanone (1080) dove Gregorio VII fu dichiarato deposto e sostituito da un antipapa, Clemente III. Il figlio di Enrico IV, Enrico V, fece imprigionare il padre e assunse il titolo imperiale (1104).A contrastare Enrico V fu papa Pasquale II:i due trovarono un accordo, il cosidetto Concordato di Sutri (1111), in base al quale Enrico V avrebbe rinunciato alle investiture mentre il papa avrebbe imposto ai vescovi di restituire all’imperatore tutti i privilegi da lui ottenuti.Enrico V denunciò l’accordo e strappò con la forza al papa il diritto di nominare i vescovi;Pasquale II dichiarò nulle le concessioni fatte a Enrico V. Nel 1122, con il Concordato di Worms, stipulato da Enrico V e Callisto II, si stabiliva un principio generale:la nomina dei vescovi spettava al papa e, una volta nominati, i vescovi potevami ricevere dall’imperatore incarichi politici.La soluzione raggiunta eliminava i motivi più acuti del contrasto;tuttavia, il Concordato di Worms compiva il primo passo verso la distinzione di ambiti e compiti tra Chiesa e Stato.

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